Obbligo di vaccino per tutti i lavoratori, nessuno escluso. L'attacco finale di Draghi. Ecco quando.

Draghi, atto attacco secondo


Non basterà più neanche il tanto osannato vaccino per partecipare a feste, grandi eventi o andare nei luoghi affollati, anche chi è vaccinato dovrà presentare il tampone, fino a pochi giorni fa marchiato come strumento non sicuro. Questa una delle nuove misure che il governo "dei migliori" dovrebbe approvare giovedì, dopo l'aumento dei contagi e l'approdo di Omicron nella nostra terra.  Ma non è tutto. Giovedì 23 dicembre si valuterà anche l'obbligo della mascherina all’aperto in tutta Italia e dopo Capodanno potrebbe scattare l’estensione del green pass rafforzato per tutti i lavoratori: in altre parole, obbligo vaccinale per tutti.

Secondo il CTS, se non rallenterà la diffusione del virus entro due mesi le terapie intensive potrebbero riempirsi. E "per continuare a tenere aperte le attività", oltre al vaccino servirà anche il tampone per qualsiasi attività sociale (Cinema, Teatri, ecc.). Le conseguenze di una tale misura sono più che logiche: immaginate di dover andare al cinema una sera e dover pagare tra tampone e biglietto almeno 30 euro. Ora applicate lo stesso anche per qualsiasi altra attività, il risultato sarà che le attività non chiuderanno ma allo stesso tempo lavoreranno talmente poco che il bilancio sarà in rosso, e il governo non dovrà scucire neanche una lira di "ristori" perchè di fatto non le ha costrette alla chiusura. 

La "cabina di regia" convocata per il 23 dicembre rende improbabile l’obbligo di tampone già la sera di Natale, ma con ogni probabilità entrerà in vigore prima di Capodanno.

Dopo Capodanno invece, "se la curva dovesse continuare a salire", potrebbe entrare in vigore  l’obbligo vaccinale per tutti i lavoratori, nessuno escluso.


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