I richiami del vaccino via d'uscita dalla pandemia? A gettare una bella doccia fredda sulla tanto acclamata strategia del governo Draghi e del ministro Speranza è il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus: "Nessun Paese potrà uscire dalla pandemia a colpi di dosi di richiamo e i booster non vanno visti come un lasciapassare per i festeggiamenti in programma".
Il direttore OMS spiega che "è probabile che i programmi di richiamo prolunghino la pandemia anziché porvi fine, deviando le forniture verso Paesi che hanno già alti livelli di copertura vaccinale e dando al virus maggiori opportunità di mutare".
Per l'Oms "è francamente difficile capire come, a un anno da quando sono stati somministrati i primi vaccini, 3 operatori sanitari su 4 in Africa non abbiano ancora avuto accesso a un vaccino". "E' essenziale che tutti gli operatori sanitari dispongano di tutti gli strumenti necessari per svolgere il proprio lavoro: la formazione, i dispositivi di protezione individuale, un ambiente di lavoro sicuro e i vaccini".
Parallelamente a queste dichiarazioni, il governo Draghi stà già pensando a quali misure adottare per contrastare la "temibilissima" variante Omicron (la cui percentuale di mortalità è del tutto simile ad una influenza).
Fino a pochi giorni fa si parlava di vietare i tamponi, colpevoli di disincentivare la vaccinazione: scoppiò il dibattito tamponi sì-tamponi no con quell’atteggiamento discriminatorio che faceva di uno col tampone il nemico sociale del momento, il parassita buono per il dileggio popolare.
Ecco, ora tra le misure che il governo "dei migliori" starebbe pensando di introdurre ci sarebbe il tanto criminalizzato tampone anche per i vaccinati (Ah! Ah!) per poter entrare in stadi, concerti o discoteche. Insieme anche all'obbligo di mascherina all’aperto e l’allargamento dell’obbligo di vaccinazione ad altre categorie, se non tutte (tanto per finire in bellezza l'anno).
A proposito, in Spagna tutto il terrorismo a cui abbiamo assistito nel nostro bel paese man mano che si avvicinavano le feste Natalizie non c'è mai stato. Al contrario, il presidente spagnolo Pedro Sánchez ha tenuto a tranquillizzare i suoi cittadini proprio ieri, nonostante l'aumento dei contagi anche nel paese iberico: "Padri e madri potranno festeggiare il Natale con i loro figli, i nonni e le nonne con i loro nipoti e figli. Per fortuna oggi abbiamo il 90% della popolazione (over 12) vaccinato con ciclo completo".