Gismondo sulla variante Omicron: “Le informazioni che abbiamo sono ottimistiche”

La direttrice dell'ospedale Sacco di Milano, Maria Rita Gismondo, spiega perché si potrebbe tornare presto alla normalità

La Gismondo è intervenuta a L’Aria che tira su La7 ed ha commentato la variante Omicron, la mutazione che ha creato il panico, arrivando a far crollare le borse.

La dottoressa ha provato a rassicurare i cittadini, dicendosi molto ottimista sull’esito degli studi effettuati in queste ore sulla mutazione e dichiarandosi concorde con quanto detto dal collega Andrea Crisanti: "Se la variante Omicron si dimostrasse poco pericolosa, sarebbe la prova che l’epidemia è finita perché verrebbe alimentata da una variante che immunizza senza fare male".

Gismondo ottimista sulla variante Omicron

Aleggia un eccessivo allarmismo secondo la dottoressa Gismondo, considerando che "le uniche informazioni che riceviamo sono assolutamente ottimistiche e positive... Tutti i casi in Sudafrica sono lievi e non degni di ospedalizzazione".

La Gismondo è intervenuto anche nei giorni scorsi, sostenendo che l'attuale stato d’emergenza serve solo alla politica per avere mano libera, e non avrebbe invece ragioni sanitarie

"Conosciamo il virus e sappiamo contenerlo. Ormai la paura serve alla politica, pandemia colta come opportunità da qualcuno"

Si governa gestendo il consenso tra una paura ed un’altra”. Maria Rita Gismondo, direttrice del laboratorio di microbiologia clinica e virologia dell’Ospedale Sacco di Milano, è un fiume in piena nell’intervista ad Affari Italiani è va giù durissima contro l’attuale classe politica e il governo: “Nelle prossime settimane ci sarà un incremento dei contagi perché sta nella natura della stagionalità del virus. Ma i ricoveri si dovrebbero mantenere sotto una certa soglia. Dovrebbe essere così altrimenti perché ci siamo vaccinati? Perché abbiamo fatto i lockdown e usato tutte le misure di contenimento? La situazione dovrebbe essere più controllata. Non è più accettabile parlare di capodanni con le chiusure!! Conosciamo il virus e sappiamo come contenerlo. Abbiamo fatto tutto quello che è stato chiesto. Adesso dovremmo raccogliere un po' i frutti. E usiamo oltre i vaccini, che abbiamo visto che da soli non ce la fanno, le nuove terapie”.




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