Si chiama “Xgen Venture Life Science”, al momento attende le necessarie autorizzazioni della Banca di Italia e della Consob. Una volta ottenutele, sarà un “fondo comune di investimento alternativo di diritto italiano, mobiliare, di tipo chiuso, riservato, rientrante nella categoria dei fondi per venture capital qualificati”, e diventerà il nuovo impegno professionale di Federica Draghi, la riservatissima primogenita del presidente del Consiglio, Mario Draghi e della sua consorte, Serena Cappello.
La primogenita di Draghi ha fondato la scorsa primavera il gruppo Xgen partners di cui ha il 30% del capitale insieme a Daniele Timothy Scarinci (30%) e Paolo Fundarò (40%). Con la società nel giugno scorso è stata fondata anche la Xgen sgr (le quote sono le stesse) in attesa delle autorizzazioni ad operare, alla cui presidenza è stato chiamato Carlo Marchetti, che è anche consigliere della Colussi. E insieme hanno progettato il lancio del fondo Life science che secondo verbale del consiglio amministrativo del 5 agosto scorso della sgr, avrà “una politica di investimento focalizzata su start-up e Pmi innovative ad alto contenuto tecnologico e/o in grado di definire nuove tecnologie, categorie e/o evoluzioni di prodotto nel settore life science, con particolare focus sulle imprese impegnate nello sviluppo e nella commercializzazione di nuove terapie, farmaci, dispositivi medici, applicativi diagnostici e soluzioni nel campo digital healthcare”. Il Fondo quindi investirà nel farmaceutico e para-farmaceutico oltre che nel settore biotecnologico, settori che sono ritenuti di vitale importanza anche dal governo presieduto da papà. Bisognerà stare attenti ai possibili conflitti di interesse sempre in agguato, tanto più che la nuova avventura finanziaria è stata decisa dopo lo sbarco di Draghi a palazzo Chigi.
Resta solo da attendere l'ok di Bankitalia e Consob, che hanno ricevuto tutta la documentazione necessaria all'autorizzazione e devono solo più dare un via libera o bocciare la richiesta, ipotesi sulla carta possibile. Ma assai improbabile.
Fonte: iltempo