Green pass e cortei di protesta, arriva la "ghigliottina" del Viminale sulle manifestazioni che da settimane vedono protagonisti decine di migliaia di cittadini ogni sabato. Linea molto dura: sì al diritto di manifestare, garantito dalla Costituzione, ma solo come vuole il ministro Lamorgese. E cioè seguendo "precise regole per mantenere l’ordine pubblico".
Ed ecco le regole: "non potranno più esserci cortei che attraversano i centri storici e le strade dello shopping, i manifestanti dovranno stare lontano dagli obiettivi sensibili e — a meno che non ci siano particolari esigenze e garanzie — potranno organizzare soltanto dei presidi fissi o dei sit-in".
In parole povere: potrete manifestare, sì, ma solo attraverso dei sit-in il più lontano possibile dai centri-città .
L’obiettivo secondo il Viminale è anche quello di "garantire i diritti di chi dissente proteggendo però le attività economiche e la salute dei cittadini".
Da Trieste il neo eletto sindaco Roberto Dipiazza "brinda" sulla stretta ai cortei No pass. "Se è davvero così, stappo lo champagne" dice al Corriere. "Magari, li metteremo tutti a Porto Vecchio, lontano da alberghi, ristoranti e negozi che in questo periodo stanno subendo danni enormi" commenta. Se fosse al governo, Dipiazza farebbe addirittura "come ai tempi delle Brigate Rosse: leggi speciali. Allora c'era l'emergenza terrorismo, oggi c'è la pandemia ma il periodo è sempre drammatico. A mali estremi, estremi rimedi".
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