L'ex numero della Bce vorrebbe tentare l'impresa: essere il primo presidente del Consiglio che trasloca direttamente al Colle.
D'altra parte, però, il premier sa benissimo che ora come ora si troverebbe un Parlamento letteralmente terrorizzato dal rischio delle elezioni anticipate. Perché se Draghi dovesse andare al Colle, tornerebbe alla ribalta lo scenario del voto anticipato. Uno scenario che avrebbe risvolti difficilmente prevedibili a livello politico.
Ma il principale motivo per il quale Draghi non sarà quasi sicuramente eletto nuovo Presidente della Repubblica è uno soltanto: il voto anticipato e la conseguente interruzione anticipata della legislatura è l'unica cosa che la quasi totalità degli elettori del nuovo capo dello Stato - cioè il Parlamento in seduta comune - vuole in tutti i modi evitare. Il motivo è semplice: il "vitalizio" per i parlamentari scatterebbe dal 24 settembre, chi garantirebbe loro la continuazione della legislatura se dovesse sciogliersi il governo Draghi? Per di più, tra la riforma costituzionale che taglia il numero dei parlamentari e il calo di consensi nei sondaggi di alcuni partiti, molti degli attuali parlamentari si troverebbero "fuori dai giochi" senza neanche la pensione (poverini!). Nessuno dei lorsignori lo ammetterà mai esplicitamente, ma è proprio questo il più grande freno nella scelta di Draghi al colle....
Per concludere: la parabola verso il colle dell' uomo della finanza internazionale verrà uccisa proprio dalla Casta di poltronari che affolla il parlamento.