Green Pass, si presenta al centro vaccinale con gli avvocati: "Non è stato messo nella condizione di poter avere un consenso informato. Dunque non è inadempiente all’obbligo"

Protagonista un dottore di Macerata che per vaccinarsi si è fatto seguire dal suo avvocato. È lo stesso legale a raccontare l'accaduto: "Io e il mio collega Luca Carpineti abbiamo accompagnato il nostro assistito all’hub di Piediripa, mostrando alla dottoressa che ci ha ricevuti i nostri documenti di identità e il mandato che ci è stato conferito dal medico, nostro cliente. Le abbiamo chiesto di comunicarci il suo nominativo, ma si è rifiutata chiedendo di rivolgerci al responsabile. Al secondo dottore abbiamo chiesto di poter avere il consenso informato, contestando che quello che ci era stato dato fosse solo un estratto, ma ci ha riferito che non aveva disponibilità dell’integrale. Abbiamo poi chiesto i fogli illustrativi di tutti i vaccini e se lui fosse un medico rianimatore. Il dottore ci ha risposto di non esserlo, aggiungendo che in quell’hub non c’era mai stato alcun medico rianimatore. Infine abbiamo chiesto se il vaccino che proponeva di inoculare prevenisse l’infezione dal virus Sars Cov 2 o la malattia Covid19 causata dal Sars Cov 2. Il medico non ha saputo risponderci".


Il legale spiega: "Secondo la legge il personale sanitario è obbligato a prevenire l’infezione dal virus, mentre in tutti i fogli illustrativi c’è scritto che il vaccino previene la malattia Covid19. Il medico dell’hub di Piediripa ci ha detto che non poteva rispondere a questa e che, così facendo, stavamo interrompendo un pubblico servizio, così ha chiamato il 112".  

"Il nostro assistito - conclude l'avvocato Giuliodori - , non avendo ottenuto la risposta a tutte le domande fatte al medico del centro, non è stato messo nella condizione di poter avere un consenso informato. Dunque non è inadempiente all’obbligo di legge. Faremo presente il fatto all’Asur e all’ordine dei medici".

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