“Il Green Pass è un abominio”, si dimette il vicedirettore del Conservatorio di Torino

Attraverso una lunga lettera Stefano Leoni, docente al Conservatorio Giuseppe Verdi, si è dimesso dall' incarico di vicedirettore dell’istituzione. Proseguirà comunque ad insegnare estetica musicale, ma solo a distaza (online), perlomeno fino a dicembre. 

Il motivo 

Leoni ha definito il Green Pass eticamente disdicevole, e un «abominio dal punto di vista legale, costituzionale, normativo, carente e confusionario sotto il profilo giuridico».

Sempre secondo Leoni, il certificato verde altro non è che una «coercizione e adesione forzata alla «campagna vaccinale», che di fatto esercita una pressione indebita su lavoratori (docenti, personale Ata) e studenti, «inducendoli a sottoporsi all’inoculazione di un siero genico sperimentale dall’efficacia non ancora esattamente definita nella limitazione dei contagi e delle ospedalizzazioni, e dagli effetti collaterali ignoti o colpevolmente ignorati». 

Essendo Stefano Leoni non "in linea" con il pensiero del Conservatorio, ha preferito dimettersi dal ruolo di vicedirettore: «Io rispetto le opinioni di tutti sul Green Pass – aggiunge Leoni – ma non vorrei venissero demonizzate le mie». Il tampone ogni 48 ore? «Mi sembra un ricatto».


Posta un commento

Nuova Vecchia