I vigili urbani di Roma boicottano il Green Pass: «Non faremo multe»

Il messaggio che è comparso ieri nelle chat di alcuni vigili urbani di Roma è chiaro:  una bandiera nazista tinta di verde. 


Non a caso, nel mirino dei vigili "ribelli" c’è proprio il Green Pass. 

E a sentire il segretario romano del Sulpl Marco Milani il pensiero sembra essere molto diffuso tra i vigili: "Il paragone con il nazismo è improponibile?  Forse sembrerà improponibile oggi, ma quando c’era il nazismo la stessa scienza ti diceva per esempio che l’omosessualità era una malattia e quindi se non ti curavi dovevi metterti la stella gialla. Ora, ottant’anni dopo, la scienza dice cose diverse", dice Milani che poi ci tiene a chiarire che le sue esternazioni su social e chat sono a titolo personale, da privato cittadino.

Quanti colleghi la pensano così? «Vedrete il tasso di applicazione delle contravvenzioni per il green pass, sarà nullo. E attenzione: non sono mica no-vax, io sono vaccinato, ma non vaccinerò mai i miei figli. Per tutti i minori dovrebbe essere così, non c’è motivo» dice Milani a Il Messaggero.


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