La commissione contenziosa del Senato, presieduta da Caliendo (Fi), si è espressa per ripristinare la pensione all'ex presidente condannato in via definitiva per corruzione e ora ai domiciliari. La decisione ha valenza erga omnes e riguarda anche Ottaviano Del Turco, ex governatore condannato per le mazzette nel caso della sanitopoli abruzzese
Il condannato in via definitiva per corruzione Roberto Formigoni tornerà a ricevere
7mila euro al mese di vitalizio. La commissione contenziosa del Senato, presieduta da Giacomo Caliendo (Forza Italia) ha infatti annullato la delibera Grasso che prevede la sospensione della pensione per i parlamentari in seguito alle condanne. La decisione non riguarda solo Formigoni, ma ha valenza erga omnes: riguarda tutti gli ex condannati, compreso Ottaviano Del Turco, l’ex governatore condannato per le mazzette nel caso della sanitopoli abruzzese. Come anticipato da Ilaria Proietti su il Fatto quotidiano nei giorni scorsi, proprio la decisione su Formigoni era strettamente legata a quella di Del Turco: il primo protesta dal 2019 adducendo come motivazione “l’indigenza”, il secondo è invece gravemente ammalato e per questo motivo la presidente Elisabetta Casellati aveva ottenuto la sospensione dello stop in attesa di valutazione. La delibera Grasso-Boldrini però, approvata nel 2015 nei due rami del Parlamento, non prevede alcuna deroga per malattia o difficoltà economiche: i vitalizi, recita, vanno sospesi agli ex parlamentari condannati in via definitiva per “reati di particolare gravità“.
Da oggi, essere condannato, non basta più.
Fonte: ilfattoquotidiano.it
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