"Casta per sempre", ecco come i politici si sono tenuti tutti i privilegi: massaggi e viaggi gratis inclusi

Mentre il Censis segnala che 11 milioni di italiani non possono permettersi di andare dal dentista, dall'articolo pubblicato ieri su l'Espresso(*) a firma Emiliano Fittipaldi, scopriamo invece che ai nostri "amati" parlamentari il conto del dentista, spesso salato, non fa paura. Tanto pagano gli italiani!

"Grazie all’assistenza sanitaria integrativa ogni parlamentare può avere rimborsi fino a 25 mila euro nell’arco di un quinquennio. Un plafond che comprende anche «lo sbiancamento di denti non vitali (250 euro per dente)» e «corone in oro e porcellana» a 1.150 euro l’una".

Un'altro plafond (ovvero credito) riservato ai parlamentari prevede la somma di 1.500 euro (sempre pagato dagli Italiani) per delle piscine termali, cifra spendibile anche per un 'drenaggio linfatico manuale', volgarmente conosciuto come massaggio. Ah, poveri parlamentari...

Ma non è tutto:

"In passato i Radicali avevano raccontato che ai deputati vengono rimborsati persino sedute di agopuntura e trattamenti shiatsu. Ebbene, se le proteste a nulla sono servite e i rimborsi per i massaggi sono ancora lì, nessuno sapeva che il tariffario di Palazzo Madama prevede anche «sedute individuali di training per dislessici», e che prevede risarcimenti di quasi mille euro al mese per pagare un infermiere in caso di bisogno (il servizio si può estendere anche ai genitori del senatore). Il senatore può presentare anche fattura per un paio di scarpe ortopediche da 600 euro (qualcuno giura che ce ne sono di molto eleganti in pelle), e se colto da attacchi d’ansia può spendere 5 mila euro l’anno per sedute dallo strizza-cervelli".

Indennità nascoste, massaggi e viaggi gratis, infermieri a disposizione anche per i genitori, abusi di portaborse... E al lavoro solo tre giorni alla settimana.

In questa legislatura infatti "In Senato si lavora da martedì pomeriggio, quando partono le convocazioni in aula e commissione, fino a giovedì mattina. Per interrogazioni o question time si arriva a dopopranzo: ma il senatore non ci va quasi mai, e il giovedì alle 14 parte e torna a casa".

Ma che fatica la vita da parlamentare...

E comunque non dimentichiamoci che i mitici barbieri sono ancora lì, perchè un parlamentare dovrebbe pagarsi un barbiere? Tanto ci sono gli Italiani che pagano... Ah, i barbieri sono passati da 7 a 4, e insieme ai quasi mille dipendenti della camera vedranno una riduzione del loro stipendio a partire dal 2018: a fine carriera potranno comunque arrivare a guadagnare la modica cifra di 99 mila euro l’anno. Poverini...

Senza dimenticare i trasporti:

"Come dalla nascita della Repubblica, anche nella XVI legislatura i parlamentari hanno privilegi eccezionali sui trasporti: un must della casta. La tessera che gli permette di viaggiare gratuitamente, e in prima classe, su treni, autostrade e aerei in tutto il territorio nazionale non è stata abolita. «Viaggiamo gratis anche se dobbiamo andare al compleanno di nostra nonna», spiegò Carlo Monai a "l’Espresso" qualche anno fa , un ex democrat che chiedeva al Parlamento di mettere controlli affinché fossero pagate solo le trasferte legate all’incarico pubblico".

Un parlamento di soli privilegi: la sua funzione sarebbe quella di emanare leggi ma... (tenetevi forte) dal 2013 Camera e Senato hanno approvato in tutto solo 36 leggi di iniziativa parlamentare. Rendetevi conto. Ma l'importante sono i privilegi...



(*) La parti virgolettate in corsivo sono pezzi tratti dall'articolo originale

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