Il vicepresidente del Senato e' stato contestato a piazza Montecitorio e invitato a lasciare il sit in che da questa mattina circa duecento agenti hanno organizzato contro i ventilati tagli da parte del governo.
Davanti alla Camera dei Deputati sono presenti anche le bandiere di alcune sigle sindacali, ma i manifestanti non ne riconoscono la rappresentanza: "Noi siamo i ruoli base della forze armate e delle forze dell'ordine, un gruppo nato su Facebook, che non si riconosce in nessuna sigla. Siamo apolitici e senza sindacato. Questi vengono qui e mettono le bandiere la mattina, ma con noi non c'entrano", spiegano i manifestanti delle forze dell'ordine.
Prima di Gasparri, sono i sindacati stessi, Sap e Conapo, ad essere contestati. I lavoratori del comparto sicurezza protestano "contro il blocco delle indennità accessorie e dell'assegno di funzione con il conseguente ammanco sul montante contributivo". Quando arriva Gasparri, la piazza lo contesta a suon di cori: "Ladro, ladro" , "Arrestatelo".
Maurizio Gasparri prova a parlare con alcuni rappresentanti dei sindacati, ma gli agenti 'autoconvocati' non ci stanno. "Lei non sa niente. Non ha la conoscenza dei fatti", gli dicono mentre il senatore di Forza Italia prova a ricordare le iniziative messe in campo per sostenere il comparto. Nel mentre la folla intona: "Te ne vai o no, te ne vai si' o no".
Maurizio Gasparri capisce la mala parata e abbandona mestamente la piazza, mentre gli agenti cantano "siete voi, siete voi, la rovina dell'Italia siete voi'.
Un agente lamenta "ritardi persino sui trasferimenti, con attese che durano anche 22 anni.
"Noi - spiega - siamo il cuscinetto sociale, la valvola di sfogo della popolazione. Il malcontento della gente noi lo viviamo giorno per giorno. E ci trattano a pezze da piedi. Nella penitenziaria, solo quest'anno abbiamo avuto 8 colleghi suicidi".